L’arte ceramica di Castelli, in Abruzzo, ha origini antichissime, ma è divenuta celebre nel Cinquecento.
Furono la buona fattura delle maioliche, le decorazioni vivaci, ma anche l’economicità dei prodotti, dovuta a innovativi sistemi produttivi, che fecero di Castelli uno dei centri più apprezzati per quest’arte, soprattutto nel Seicento.
Sebbene Castelli sia un piccolo centro della provincia di Teramo, il suo ruolo nella storia della maiolica italiana è di primissimo piano, specialmente nel periodo che va dal XVI al XVIII secolo.
La chiesa cinquecentesca di San Donato a Castelli, definita da Carlo Levi “la Cappella Sistina della maiolica”, costituisce, assieme al coevo vasellame farmaceutico denominato Orsini-Colonna, il punto di partenza ideale di una produzione successiva che godette di grandissima fama, in Italia e all’estero; tanto che una delle raccolte più importanti di ceramiche di Castelli è oggi conservata al museo dell’Ermitage, a San Pietroburgo.
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